Programma Elettorale RIMINI2021

Mario Erbetta, di professione Avvocato, sposato con due figlie, cattolico, è un cittadino che negli ultimi cinque anni ha dedicato il suo tempo al servizio della gente come consigliere di maggioranza in un primo breve momento, costretto poi dal volere del Primo Cittadino uscente che era solito affiancare a sé esclusivamente “yes man” ad uscire dalla componente politica di cui era capogruppo, per poi approdare alla minoranza, dando vita così a Rinascita Civica, che si è fatto una profonda esperienza amministrativa e che conosce bene la macchina comunale.

Mettersi a disposizione della comunità le sue esperienze lavorative di impiegato statale, imprenditore della notte, sindacalista e avvocato, non è una scelta impulsiva del momento o una sfida, ma una naturale continuazione di un impegno da consigliere durante il quale ha evidenziato tutte le anomalie di una sinistra che ha sprecato risorse in opere se non inutili sicuramente discutibili ed ha gestito malamente il denaro pubblico ricorrendo sistematicamente, per rifondare le casse comunali dopo tanto spreco, all’aumento delle imposte e tasse comunali.

Lo scrittore Italo Calvino scriveva: “D’una città non godi le sette o le settanta meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.

La nostra prima domanda è: possiamo fare di Rimini una città Migliore, più Sicura, più Aperta ed Equa? Migliore nel sociale, nelle infrastrutture, nella burocrazia, nelle trasformazioni urbanistiche, Sicura nel garantire un elevato livello di controllo del territorio e contrasto alla illegalità, Aperta alle imprese, alla tecnologia, alla creatività, alla cultura, ai giovani ed Equa nella pressione fiscale, nei rapporti tra i cittadini e l’amministrazione, nell’organizzazione dei servizi sociali, nell’accesso agli spazi pubblici e alle attrezzature sportive.

La nostra seconda domanda è: il vecchio modello di Rimini, degli eventi spot, delle feste una tantum di massa potrà essere riproposto dopo l’epidemia del coronavirus che ci ha travolti? E quale sarebbe invece l’alternativa da proporre?

Ma ancora prima quale deve essere la filosofia da seguire per rispondere adeguatamente alle nostre domande?

La nostra risposta riformista è un’alleanza tra Meriti e Bisogni.

A Rimini nel congresso del Psi tenuto nell’Aprile 1982, Claudio Martelli per primo lanciò l’idea di riformare la società con un’alleanza tra Meriti e Bisogni, abbandonando i concetti di lotta di classe tipici del comunismo; noi riteniamo che tale concetto portante sia da riproporre in modo aggiornato per il governo della città da un’aggregazione riformista di forze centriste laiche e cattoliche provenienti dalla società civile.

Cosa si intende per merito e bisogno?

Gli uomini e le donne di merito, hanno talento e capacità, detengono un sapere conoscenze tecniche e procedure, dispongono di professionalità, governano i meccanismi produttivi e sociali, pianificano la settimana e il tempo libero, la vita sociale, l’istruzione dei figli, i risparmi, le vacanze i consumi, sono utili a se stessi e agli altri, con il loro lavoro, con il loro creare e progredire, con il loro produrre più conoscenze sono coloro che possono agire non riducendosi alle opere ma accettando di essere misurati dalle loro opere.

Gli uomini e le donne immersi nel bisogno, sono coloro che sono emarginati dal lavoro e dalla conoscenza, dagli affetti e dalla salute che non possono essere utili agli altri perché non posti in grado di farlo. È dopo il coronavirus questa categoria si è ampliata notevolmente. Parliamo degli ammalati cronici, dei disabili, degli anziani che vivono della pensione minima sociale e senza una famiglia che si prenda cura di loro, delle famiglie che accudiscono i loro anziani sacrificandosi e che non si vedono neanche riconosciuto l’assegno di accompagnamento da parte dell’INPS, dei bambini e delle donne che sono soli, delle ragazze madri e di quelle che non lo sono diventate perché l’aborto era l’unica scelta possibile data da uno Stato che si disinteressa della vita, delle donne che bussano al mercato del lavoro e si trovano solo porte chiuse in faccia, dei giovani che vorrebbero sposarsi ma non ci riescono perché non trovano una casa a prezzi accessibili, a coloro che vorrebbero fare un figlio ma che non hanno certezze lavorative per i loro lavori precari, dei disoccupati e dei nuovi cassaintegrati che sono esclusi dal benessere e dalla cultura. Sono tutti coloro accomunati dal Dolore, “La miseria perfetta” come diceva Milton.

Il nostro programma è questo: un’alleanza tra merito e bisogno, perché se separiamo i termini il riformismo diviene o tecnocrazia o assistenzialismo, e l’assistenzialismo iniquo danneggia i più deboli così l’ingiusto egualitarismo danneggia i più capaci. Se invece alleiamo il merito e il bisogno, il riformismo moderno a cui aspiriamo può interpretare i tempi e governare il cambiamento.

Ma cosa vuol dire in modo pratico alleanza tra meriti e bisogni? Tale alleanza vuol dire che:

  1. il lavoro deve essere libero, garantito e meritocratico con la coscienza che da tale diritto qualcuno rimarrà escluso;
  2. l’iniziativa imprenditoriale deve essere valorizzata e non ostacolata con vincoli burocratici;
  3. la macchina amministrativa comunale deve essere razionalizzata e veloce nelle risposte, impersonale nelle valutazioni, amica dei cittadini, produttiva, meritocratica ed efficiente;
  4. bisogna valorizzare il lavoro femminile incentivando all’occorrenza anche il part-time e lo smart working oltre il Welfare aziendale;
  5. le persone anziane sono utili se le lasciamo essere utili e se riusciamo ad organizzare la loro utilità;
  6. i giovani devono poter creare delle famiglie e vanno agevolati per riuscire ad acquistare casa e per fare figli;
  7. l’ambiente storico e naturale va protetto e valorizzato, fruito e non consumato;
  8. i giovani devono poter apprendere in modo libero e gratuito e vanno aiutati ad essere liberi, forti e solidali;
  9. bisogna introdurre nell’offerta pubblica nuove misure per rendere efficiente la spesa come valutazione in modo aziendalistico dell’efficienza e della produttività, semplificazione e integrazione dei programmi con nuove tecnologie informatiche in modo anche di evitare duplicazioni e di controllare l’efficacia;
  10. si devono porre i destinatari delle politiche sociali in condizione di badare a sé stessi e ai propri bisogni.

Fissato il principio del nostro programma che è l’alleanza tra meriti e bisogni altro punto cardine a cui faremo riferimento è il rapporto tra cittadini e tra cittadini e Comune che deve essere impostato su lealtà (fairness) e fiducia (trust).

La lealtà (fairness) tra cittadini e tra cittadini e Comune consiste nello stare alle regole, dal pagamento dei tributi al rispetto comune delle ordinanze per il bene di tutti (ricordiamoci il periodo che viviamo del Coronavirus).

La lealtà del Comune nei riguardi dei cittadini è di essere meritocratico, imparziale, efficace ed efficiente e di correggere i propri errori in autotutela.

La fiducia (trust) è alla base della vita democratica, lafiducia riposta dagli elettori nei cittadini che vengono eletti e a cui viene delegato il compito di governare, e la fiducia è un sentimento che ha bisogno di un costante e continuo riscontro; per questo non deve mai arrivare il momento in cui il Sindaco si rinchiude nelle sue stanze, deve rimanere uno di noi, che incontri anche fuori dai momenti istituzionali, che si prende a cuore le nostre situazioni anche al di là di quanto gli spetta per dovere.

Il Comune a sua volta deve avere fiducia nei suoi cittadini, nelle loro richieste e nella loro visione di fare impresa e deve sempre rimanere in contatto stretto con le associazione produttive datoriali e sindacali, con gli imprenditori e le associazioni no profit, deve agevolare la creazione di impresa e posti di lavoro.

Il cittadino leale e fiducioso, in quanto persona, dovrà essere il centro della vita politica di questa proposta di amministrazione ed il Sindaco prima di tutto deve sentirsi cittadino di questo Comune, per meglio rispondere alle necessità e capire profondamente le necessità di sviluppo e le esigenze dei propri abitanti in modo leale e con la fiducia che nell’interesse personale del singolo esiste il bene comune della comunità.

Il progetto di Rinascita Civica e dei Liberalsocialisti per la Rimini dei prossimi anni si basa sull’alleanza tra meriti e bisogni con lealtà e fiducia reciproca tra Cittadini e istituzione Comunale. Un’idea di un Comune vivo e vivibile, con tasse eque ed accessibili, con una legalità rigorosa, dove il decoro urbano, la pulizia, l’ordine, la manutenzione, la sicurezza siano, oltre che una priorità politica, un preciso dovere morale; altresì vogliamo un Comune moderno che guarda al futuro partendo dalle sue tradizioni ed in grado di tornare ad essere il punto di riferimento del turismo in Italia ed in Europa, capace così di offrire opportunità di fare impresa, di lavoro, diversificando anche i settori di produzione incentivando attività industriali, artigianali e logistiche per poter creare un’economia locale non più vincolata al solo turismo come l’epidemia del Coronavirus recente ci ha insegnato. I tre obiettivi che il Sindaco di Rimini dovrà avere saranno Lavoro, Scuola e Ospedali. Pane e Lavoro, Libri e istruzione, Salute è Sanità in una visione di meriti e bisogni, un programma semplice nei principi ma non facile da realizzare se non con un gran impegno di tutti.

Per riuscire a concretizzare questo nostro progetto di crescita dialogheremo e coopereremo costantemente con tutte le rappresentanze sociali, le categorie economiche, le associazioni con lo scopo principale di creare lavoro e buona occupazione, attraverso uno sviluppo sostenibile che esalti e valorizzi le peculiari caratteristiche uniche e variegate del nostro Comune.

Il programma elettorale dell’alleanza tra Rinascita Civica e i Liberalsocialisti per Rimini– Mario Erbetta Sindaco verte sui seguenti punti programmatici (in rigoroso ordine alfabetico):

  • Nuovo logo commerciale Rimini®;
  • Piano Investimenti;
  • Progetto “Cittadella del Divertimento”;
  • Pubblica Amministrazione;
  • Politiche di Bilancio;
  • Politiche per il Lavoro;
  • Le Colonie Novarese, Bolognese e Murri;
  • Il Mercato Coperto di Rimini;
  • Rimini Ecologica;
  • Rimini Sicura;
  • Spiaggia, Turismo & Eventi;
  • Sport;
  • Storia, Cultura & Università;
  • Viabilità & Parcheggi;
  • Welfare.

Il programma integrale è consultabile qui di seguito: