Elezioni Rimini2021


La Terza Via Riminese

Nel 2021 Rimini andrà alle elezioni comunali come molte città italiane.

Da oltre 60 anni la città è stata governata dalla sinistra comunista e poi da PD, tranne un periodo di poco meno di un decennio, dagli anni 1983 al 1992, dove si imposero i sindaci socialisti Massimo Conti e Marco Moretti. Questo fu il periodo di maggior sviluppo turistico della città: Rimini diventò la regina dell’Adriatico meta preferita dei Tedeschi e degli Scandinavi, l’aeroporto macinava presenze, nei periodi estivi si affittavano anche le soffitte. Fu il periodo in cui si coniò il termine “divertimentificio” in relazione al mondo delle discoteche di cui Rimini diventò la capitale.

Oggi la situazione è ben diversa. Anni di gestione poco lungimirante del PD ha portato al totale disinteresse verso una politica industriale, alla distruzione totale del mondo della notte, alla morte dei negozi del centro storico, all’abbandono delle periferie, alla crisi cronica dell’edilizia, al fallimento dell’aereoporto e al proliferare di burocrazia che impedisce la realizzazione di nuove attività. Una Rimini avvinghiata su se stessa con una delinquenza dilagante e un’insicurezza palpabile tra i cittadini. E ora con il Covid tutti questi nodi vengono al pettine.

Ho paragonato Rimini alla Cicala di Esopo e ora che l’inverno è arrivato l’economia riminese rischia di soccombere senza l’aiuto serio della politica. C’è bisogno di un New Deal Riminese che questo PD non è in grado di iniziare, Certo sono state fatte tante opere dal Sindaco ma come ripeto da tempo “si è fatto per fare vedere di fare e non per fare bene”. La cattedrale nel deserto del Parco del Mare senza parcheggi, un teatro costato più di 30 milioni che non ha portato nulla alla città tranne che debiti, motori culturali basati unicamente sulla figura di Fellini che non stanno dando i frutti sperati e di contrasto periferie abbandonate e insicure e negozi chiusi nel centro storico. Ma il centrodestra riminese ha le capacità oggi di iniziare questo New Deal? Penso proprio di no, vista ormai l’estinzione di Forza Italia fagocitata da Fratelli d’Italia e la mancanza di quadri territoriali competenti della Lega. Un centrodestra dilaniato da faide interne tra partiti e all’interno dei partiti stessi che farà fatica a scegliere l’uomo migliore come candidato Sindaco.

Quindi la nostra decisione come Rinascita Civica di poter inseguire quel sogno di riportare a Rimini un sindaco che si rifaccia agli ideali Socialisti e quindi la volontà di seguire la terza via alle prossime elezioni, una via autonomista che ci porterà ad accogliere tutte quelle persone che sono insoddisfatte del lavoro fatto dal PD in questi anni e che non si riconosce nella destra estrema e populista. Le nostre parole d’ordine saranno “i Meriti e i Bisogni” idee lanciate proprio a Rimini nel 1982 durante il Congresso Socialista da Claudio Martelli, Meritocrazia e aiuto ai bisognosi ma non assistenzialismo. Il nostro obbiettivo primario sarà il lavoro e la creazione di posti di lavoro aiutando le aziende e facilitandole con un serio processo di sburocratizzazione. Non ci sarà un solo uomo al comando ma una collaborazione costante con le associazioni di categoria sindacali e datoriali per creare la Rimini 2.0. Non ci saranno più progetti calati dall’alto ma una visione condivisa della città del futuro.

Pertanto, Rinascita Civica appoggiata dal circolo Sandro Pertini – Amici dell’Avanti! di Rimini si presenterà alle prossime elezioni come Terza Via Autonomista, né con la destra e né con la sinistra, e sotto la bandiera degli ideali socialisti candiderà il suo segretario Avv. Mario Erbetta a Sindaco per realizzare il New Deal Riminese.

Avv. Mario ErbettaConsigliere Comunale di Rimini e Segretario di Rinascita Civica